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Annunziata Scipione  - Alcune Opere 

Scheda Alcune Opere |  Vocabolario Dialettale

OPERA 66
TRASPORTO DELLA LEGNA
(80x60) 1983

Descrizione

I tronchi e il capanno, le alberelle piegate al peso della neve, le péste del cane, il mulo sovraccarico, ma più l'intensità e la consuetudine della tavolozza, un bianco elaborato con notevole acume, desinente al fondo di venature bluastre e rosacee, fanno anche di quest'olio uno dei più accattivanti, da inscrivere tra le sequenze più poetiche della nostra artista.

Nomenclatura-folk

Nei paesi di montagna si preferisce lasciare in campagna sia il fieno che la legna, e d'inverno se ne va a prelevare secondo il bisogno; ciò per duplice ragione: spesso la casa, arroccata in spazi angusti, non dispone di aia o di altri locali adeguati; inoltre, dovendosi trasportare tutto a dorso di mulo o sulle spalle, è ovvio che il fieno o la legna asciutta pesi di meno.

Nella tela il contadino calza moderni stivali di gomma, ma fino a qualche decennio indietro si girava in campagna con grossolani gambali, che coprivano dal ginocchio al piede (li barzacchine); fatti di stoffa ruvida, per la chiusura non avevano asole, ma si allacciavano con rustici fermagli «alla Montgomery». Il cordame che, pezzo per pezzo, tiene stretto il carico al basto si chiama «li jàccule», mentre si chiama «la fune» la corda che assicura il tutto nel suo insieme. Sullo sfondo una casetta col tetto in paglia (lapajare), protetto sulla sommità da una fila di coppi (li coppe).

 

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