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“Una volta il mondo era…”

Approfondimenti
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Il museo etnografico di Gino Di Benedetto
set cinematografico per la realizzazione di un Dvd


Tra il 7 e il 10 gennaio 2004, nella “cucina della Laga” presente nella casa-museo di Gino Di Benedetto, sono state effettuate le riprese per la produzione di un originale DVD avente per tema l’Abruzzo teramano d’una volta.

Vincenzo Cimini (molto conosciuto dai Teramani anche con il nome di “Giacobbo”) da tempo aveva nella mente dei ritornelli, quasi delle nénie, che si è deciso a scrivere: Na vodd lu mann erh… (Una volta il mondo era…).

 

Ecco alcune delle sue strofe (il cui intento è quello di voler raccontare, non di fare pura poesia):


Nella foto il regista Riccardo Forti e l' artista Vincenzo Cimini

Na vodd lu mann erh ph lu rành

A ffà li majhscjh, a rpassà, a sshmhndà

A mmunnà, a mmeth a ffà li cavallàtt

A rtrjà, a mmachnà, a jjh’ lu mulhnh

 

Na vodd lu mann erh dh jh’ la cchjìsce

lu jurn dh fest simbr, bbell’arvhsthth,

e ppù chll’ arcurdhvulh sinza manh

e ppù-ngà (nz po’ fa mmanh màngh dh quàll!)

Ddhjh-nh lhbbr, quànn t’attuccàvh!

 

Na vodd lu mann erh planh dh ggénd

frhchnh, màmm, zhjh, nunn’ e sbhnnùnn

fratìll, lli carnàl’ e li cuggjhnh lundành

(e ccavvòdd pìrh ca ppruìtt’ a ffà lu arzành)

E lu vhcjhnàth lò ttarn a scagn’ ajìth

 

Na vodd lu mann erh‘a jjh’ Ssan Gaprielh

scizz, notta-temb da la sa’apprhmh

ngh li phpndin’arplhnh mbo salith

prhparith nzimbr’a li fàmmhnh dh lu vhcjhnàth

e ccandàvh cammhnenn: io l’adorh, io l’adorh!

 

Na vodd lu mann erh dh candà

a mmeth, a sscjàjh, a vvhlgnà

a rfà li litt, a spànn e rcojh li pinn

a rmbasscjà e nnazzhcà li careccjh lo la sigg

a mmeth, prhmh ndunàvh li fàmmhnh

e sibbht’aspunnàvh t’tt chll’iddr

e sssh shndàvh l’iddr’ngàrh llà li cull!

 

Na vodd lu mann erh dh pàjh

dh serr, dh lhttìrh, dh mannéll

dh mìcchjh, dh tjafénh, dh patàcchjh

(e ddh serr mbuchìt’ e homh ch ccurràvh)

………..

 

Una volta il mondo era per il grano

ad arare, a ripassare, a seminare,

a mondare, a mietere, a fare le cavallette

a riportare, a trebbiare, andare al mulino

 

Una volta il mondo era di andare in chiesa

Il giorno di festa sempre, belli rivestiti,

e poi quelli celebrati, senza meno

e poi ancora (non si può fare a meno nemmeno di quello!)

Dio-ne-liberi, quando ti toccava!  

 

Una volta il mondo era pieno di gente

bambini, mamme, zii, nonni e bisnonni

fratelli, quelli carnali e i cugini lontani

(e qualche volta qualche adottato a fare il garzone)

e il vicinato lì intorno a scambio aiuto

 

Una volta era di andare a S. Gabriele

scalzi, notte-tempo dalla sera prima

con i peperoni ripieni un po’ salati

preparati insieme alla donne del vicinato

e cantavano camminando: io l’adoro, io l’adoro!

 

Una volta il mondo era di cantare

nel mietere, nello spoglio del mais, nel vendemmiare

nel rifare i letti, nello stendere i panni

nel rifasciare e cullare i bambini sulla sedia

a mietere, prima intonavano le donne

e subito rispondevano tutti gli altri

e si sentivano altri ancora là ai colli!

 

Una volta il mondo era di paglia,

di serra, di lettiera, di mannelle,

di mucchi, di taglia-fieno, di patacchie

(e di serre incendiate e gente che accorreva)

………

 

 

L’idea di Vincenzo Cimini di voler trasmettere, alle attuali giovani generazioni e a quelle che verranno, una testimonianza dell’antica vita contadina, è stata accolta con entusiasmo dalla dirigenza della Casa Editrice Edigrafital. Ne è nato un progetto: quello di  riunire in un cofanetto una pubblicazione cartacea che riporti i versi scritti da Cimini, accompagnata da un video. Nel filmato l’autore recita i propri versi dialettali con la sua piacevolissima pronuncia in dialetto teramano, che tutti abbiamo imparato a conoscere per mezzo delle sue trasmissioni radiofoniche di Rai Abruzzo negli anni ‘60 e delle sue 400 trasmissioni settimanali, andate in onda sulle televisioni locali (un pezzo addirittura fu scelto da Gianni Minoli e riproposto in “Mixer”).      

Le riprese sono state effettuate nella cucina del museo etnografico «Borgo Antico» di Torricella Sicura di proprietà di Gino Di Benedetto. Sotto i salumi insaccati ed appesi  qualche giorno prima, Cimini ha prestato la propria interpretazione, per un’ora ed un quarto, con  le difficoltà che la lettura ad alta voce del vernacolo comporta (provate a leggere a voce alta le strofe in dialetto sopra riportate…!).

In seguito ad una visita al presepe de «Le genti della Laga» allestito a Torricella Sicura, il regista Riccardo Forti ha deciso di inserire nel DVD anche una sezione dedicata a questa magica “macchina del tempo”, per catturare e riprodurre le emozioni che questa galleria cinematografica tridimensionale ha avuto la possibilità di suscitare nelle migliaia di persone che l’hanno attraversata nel corso del mese di allestimento che le è stato concesso dal Sindaco.    

Riccardo Forti (conosciuto per la regia dei bellissimi documentari sull’Abruzzo e per l’organizzazione del “Festival Internazionale del Cinema Naturalistico e Ambientale” che si tiene annualmente a Teramo nel mese di ottobre) dopo aver curato le riprese, sta occupandosi ora del montaggio del video di cui  sarà anche il “produttore”.

Gli allestimenti del museo etnografico - a grandezza reale -  sugli antichi mestieri e sulle tradizioni, insieme agli ambienti che riproducono i luoghi dove vivevano i nostri nonni, si stanno rivelando un preziosissimo punto di riferimento per gli studiosi e per i registi.

In questo luogo particolare, nel cuore della nostra Provincia, è possibile avere a disposizione gli oggetti del passato e gli ambienti d’un tempo per allestire set cinematografici dove poter ricreare le atmosfere e poter girare filmati sulle genti vissute nel nostro Abruzzo antico.   
 

Lucio De Marcellis