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   ai senzi
 della legge Stanca
   N.4 DEL 9 gennaio 2004

 

 

 

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AGRICOLTURA

Sviluppo Agricolo

Gli interventi attuabili sul territorio comunitario sono:

  • azioni di incentivazione agli investimenti produttivi nel settore dell’agricoltura e con particolare interesse per le specialità del mondo rurale, ivi compreso la diversificazione ed ampliamento delle fonti di reddito;
     

  • azioni di incentivazione degli investimenti nel settore forestale e tutela dell’ambiente;
     

  • azioni di incentivazione degli investimenti nel settore artigianato con particolare attenzione per l’artigianato tipico e la trasformazione dei prodotti tipici;
     

  • azioni di incentivazione degli investimenti nel settore del turismo con particolare attenzione al turismo rurale nella sua più ampia forma come definita dalla legge regionale n. 95 del 25\05\2000;
     

  • azioni di azioni di incentivazione degli investimenti nel settore del commercio con particolare attenzione alle piccole attività nelle zone interne e nei piccoli centri ed alle attività di vendita dei prodotti tipici;
     

  • in azioni di incentivazione e promozione per il rafforzamento dell’integrazione produttiva (filiere), dell’associazionismo fra imprese, della propensione a consorziarsi;
     

  • in azioni “orizzontali” per la promozione, la pubblicità ed il marketing; per l’incremento e la qualificazione dell’offerta di servizi alle imprese; per la diffusione della cultura economica ed imprenditoriale.

 

In particolare il ruolo della Comunità Montana si evidenzia da una parte nella disponibilità di proprie autonome risorse da disporre per cofinanziare specifici interventi di privati che assumono valenza strategica per lo sviluppo del territorio e dall’altra nella promozione di azioni collettive e di filiera tali da migliorare la competitività dei prodotti e nella assistenza alle singole imprese per attivare le proprie strategie aziendali. 

 

Si riportano di seguito le singole azioni con evidenziato le risorse disponibili sulle specifiche azioni regionali ed i campi di intervento della Comunità Montana

 

7.2 Sostegno alle attività produttive agricole

 

7.2.1 Obiettivi specifici

 

La Comunità Montana, in coerenza e sinergia con gli indirizzi regionali in materia, si pone l’obiettivo di:

  • potenziare ed ammodernare il sistema produttivo delle aree rurali nella più ampia strategia di mantenimento e rafforzamento del tessuto socioeconomico e vitale.

  • Aiutare lo sviluppo e crescita di attività produttive legate alla conservazione delle risorse naturali trattandosi di un territorio poco sfruttato e ricco di risorse naturali ed ambientali da valorizzare.

  • Potenziare e valorizzare la produzione di prodotti tipici locali.

 

In particolare si intende favorire l’ammodernamento del sistema produttivo locale incidendo,  da un lato, sulla competitività del sistema produttivo agricolo e, dall’altro,  sul  settore forestale,  privilegiando sia la diversificazione dei redditi delle aziende , sia le attività economiche autonome, privilegiando le iniziative che permettono un’integrazione ed una valorizzazione delle produzioni locali.

 

Si sottolinea il ruolo fondamentale che riveste per l’area della Comunità Montana l’agricoltura ed il settore forestale e le potenzialità naturali derivanti dalla presenza di agricoltura estensiva che privilegia la qualità del prodotto.

 

7.2.2 Quadro di riferimento di settore

 

Per il territorio montano la Regione Abruzzo, all’art. 18 “attività produttive agricole” della legge 18\05\2000  n. 95 “Nuove norme per lo sviluppo delle zone montane”,  pone un notevole interesse alle attività agricole:

  • al comma 1  riconosce la agricoltura  quale attività produttiva prioritaria per la conservazione e valorizzazione del territorio montano.

  • al comma 2 promuove la permanenza dell'attività agricola nel territorio montano anche attraverso la corresponsione di incentivi per le infrastrutture, la razionalizzazione del processi produttivi, lo sviluppo della qualità dei prodotti, il miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie.
     

  • al comma 3, al fine di agevolare il processo di ristrutturazione del settore della produzione lattiera delle zone montane e di consentire alle aziende ivi ubicate l'ottenimento di redditi adeguati, offre la possibilità alle Comunità montane di concedere agli imprenditori agricoli, singoli od associati, contributi per l'acquisizione della proprietà di quote latte

  • al comma 4, al fine di mantenere diffusa la pratica dell'utilizzo dei pascoli montani esistenti, ai conduttori di pascoli possono essere concessi contributi per la permanenza estiva del conduttore, del personale di aiuto e per ciascun capo monticato. Ed al comma 5 ai proprietari dei pascoli possono essere concessi contributi, per il recupero, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici e delle strutture accessorie funzionali all'attività svolta. Al comma 6 possono inoltre essere concessi contributi ai pastori per il pascolo di ovini e caprini su versanti in tutto o in parte abbandonati ed incolti.

 

All’art. 19 “Interventi a favore della ricomposizione fondiaria e dei giovani agricoltori”

  • Al comma 1, al fine di favorire l'accesso dei giovani all'attività agricola, di evitare la frammentazione delle aziende agricole nelle zone montane, di promuovere operazioni di ricomposizione fondiaria, la Regione accorda la priorità nel finanziamento per l'acquisto di terreni, per la formazione e per l'arrotondamento della proprietà coltivatrice, sino alla concorrenza di almeno il 50% delle disponibilità finanziarle recate dalle leggi vigenti in materia di formazione della proprietà coltivatrice ed al comma 2, le Comunità montane possono concedere contributi a copertura totale o parziale delle spese per gli atti di compravendita e di permuta dei terreni.

  • Al comma 4  offre la possibilità alle Comunità montane ed i comuni d attivare procedure di acquisizione dei terreni agricoli per favorire la costituzione di aziende agricole di sufficiente dimensione. I fondi acquisiti potranno essere concessi in affitto o in appalto ad imprenditori agricoli.


All’art. 17 “Organizzazioni montane per la gestione dei beni agro-silvo-pastorali”
la Regione riconosce le organizzazioni montane che gestiscono i beni agro-silvo-pastorali in proprietà collettiva, comunque denominate, quali soggetti concorrenti alla tutela sociale ed economica del territorio montano, attribuendo loro la personalità giuridica di diritto Privato, previa verifica della sussistenza ci presupposti in ordine ai nuclei familiari ed agli utenti aventi diritto ed ai beni oggetto della gestione comunitaria. Ed offrendo loro la possibilità di  modificare la destinazione dei beni per consentire la realizzazione di interventi funzionali ad attività del settore primario e di impianti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-silvo-pastorali nonché per la realizzazione di infrastrutture turistiche.


Il Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2000\2006
è completamente indirizzato al mondo agricolo e forestale, ed in particolare al mondo rurale: si riportano, riassunti, gli indirizzi in materia


a) Investimenti nelle aziende agricole si prevedono aiuti pari al 50\ 55% della spesa ammissibile per le zone montane, a  sostegno agli investimenti nelle aziende mirati a:

  • migliorare la qualità dei prodotti agricoli.

  • ridurre i costi di produzione.

  • valorizzare i prodotti aziendali attraverso la trasformazione e la vendita diretta.

  • adeguare le aziende alle normative in vigore sulla sicurezza sul lavoro ed a quelle igienico-sanitarie.

  • incrementare e diversificare le fonti di reddito.

  • migliorare le condizioni di vita e di lavoro.


Riguarda in particolare i seguenti  settori:

  • viticoltura;

  • olivicoltura;

  • ortofrutticoltura;

  • piante industriali (patata, bietola e tabacco);

  • florovivaismo;

  • produzioni no-food, canapa e lino;

  • zootecnia da latte nei comparti bovino ed ovicaprino;

  • zootecnia da carne nei comparti ovicaprino, avicunicolo, bovino e suinicolo.


gli interventi ammissibili comprendono:

  • investimenti di natura fondiaria (sistemazioni idraulico-agrarie, drenaggi, impianti di irrigazione, impianti arborei),
     

  • interventi di miglioramento agronomico di pascoli e prati-pascoli nelle zone di montagna, di edilizia (costruzione, riattamento di fabbricati rurali funzionali all’esercizio delle attività di coltivazione, allevamento, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali e magazzinaggio delle scorte e del parco meccanico aziendale),
     

  • acquisto di attrezzature fisse e mobili, macchine agricole e macchinari in genere legati alla produzione agricola, la cui consistenza si presenta, allo stato attuale, insufficiente dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
     

  • Dette tipologie di investimento  potranno essere riferite anche alle attività diversificate nell’azienda (agriturismo, artigianato tipico, vendita diretta e prima trasformazione dei prodotti aziendali) con estensione dell’ammissibilità anche ad interventi di recupero ed adeguamento di strutture e dei fabbricati rurali aziendali per attività ricettive e pararicettive, comprese attività sportive e ricreative.


b) Insediamento dei giovani agricoltori

La misura mira a favorire il primo insediamento di giovani agricoltori per incrementare il ricambio generazionale in agricoltura e contribuire al miglioramento complessivo delle condizioni strutturali del settore con aiuti all’insediamento  pari a 20.000 Euro in aree svantaggiate cui vanno aggiunte le agevolazioni sugli interessi per un ammontare massimo complessivo di 25.000 Euro, riferito all’attualizzazione degli interessi agevolati su un mutuo contratto per sostenere le spese di insediamento (costruzione o adeguamento di fabbricato per abitazione in azienda, spese formative per l’acquisizione delle conoscenze e competenze professionali richieste).


c) Prepensionamento

La misura incentivi al ricambio generazionale in agricoltura, attraverso la cessione delle aziende da parte di imprenditori anziani verso imprenditori più giovani.

 Si prevede:

  • per il cedente, un’indennità massima di 15.000 Euro/anno quale indennità fissa per azienda, con un massimo di 150.000 Euro, rapportato al periodo massimo di godimento del diritto (15 anni);
     

  • per i lavoratori agricoli, un’indennità di 3.500 Euro/anno quale indennità fissa per azienda, con un massimo di 35.000 Euro, rapportato al periodo massimo di godimento del diritto (10 anni).


d) Sostegno a zone svantaggiate e a zone soggette a vincoli ambientali

La misura finanzia un aiuto diretto al reddito degli agricoltori con azienda ubicata nelle zone svantaggiate ed in quelle soggette a vincoli ambientali, al fine di compensare le limitazioni imposte alle attività agricole.

Nel calcolo del valore dell’indennità compensativa si tiene conto delle effettive difficoltà ad operare in questi ambienti in termini di maggiori costi di produzione, maggiori costi di residenzialità, maggiori difficoltà connesse alla carenza di servizi, ecc.


e) Misure agro ambientali

Le misure agro ambientali raccolgono in un unico quadro programmatico le azioni di sostegno dei metodi di produzione agricola compatibili con la protezione dell’ambiente e la conservazione dello spazio naturale.

In pratica si realizzeranno le seguenti azioni i cui contenuti vanno al di la dell’adozione delle buone pratiche agricole:

  • riduzione dell’impiego di input chimici nei processi di produzione agricoli;

  • incentivazione all’introduzione di produzioni agricole con metodo biologico;

  • conservazione e miglioramento dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse naturali;

  • cura dei terreni agricolo forestali abbandonati ed a rischio.

  •  l’intensità dei premi varierà a seconda dell’ubicazione dell’azienda nelle diverse Fasce Territoriali, che individuano diverse zone agrarie della regione.

 

f) Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

  • la misura,  anche attraverso la creazione ed utilizzazione di appropriati strumenti di valorizzazione e tutela della qualità, si pone i seguenti obiettivi.

  • orientare la produzione agricola verso reali sbocchi di mercato e favorirne la creazione di nuovi;

  • migliorare e razionalizzare i processi di trasformazione e commercializzazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e processi innovativi;

  • migliorare e controllare la qualità dei prodotti e dei processi di produzione;

  • migliorare e controllare le condizioni sanitarie

  • curare gli aspetti correlati alla tutela dell’ambiente, favorendo il riciclaggio dei contenitori, la depurazione dei reflui ed il risparmio di energia.Ciò attraverso aiuti alle iniziative di settore con un  contributo pubblico pari mediamente al 45%.
     

g) Imboschimento delle superfici agricole

La misura  è indirizzata  all’incremento e miglioramento del patrimonio forestale ed alla possibilità di concorrere alla valorizzazione economica complessiva del settore in un’ottica di filiera;  si prevede:

  • un contributo per ettaro imboschito, per i costi di impianto;

  • un contributo annuale per ettaro imboschito, relativo ai costi di manutenzione, per un periodo non superiore ai 5 anni;

  • un premio annuale per ettaro imboschito, relativo alle perdite di reddito, per un periodo non superiore ai 20 anni.

  • Sono ammessi al finanziamento le seguenti azioni:

  • imboschimento di superfici agricole e manutenzione dei nuovi impianti per un periodo massimo di cinque anni successivi a quello di impianto;

  • creazione e manutenzione di fasce frangivento;

  • creazione e manutenzione di siepi ed alberature a più livelli,


Le tipologie di imboschimento (anche ai fini della costituzione di fasce frangivento) ammissibili al sostegno della presente misura, sono:

  • impianti di arboricoltura da legno;

  • imboschimenti su base naturalistica;

  • imboschimenti con specie a rapido accrescimento coltivate “a ciclo breve”;

  • impianti con specie micorizzate.

 

i) Diversificazione delle attività del settore agricolo e delle attività affini allo scopo di sviluppare attività plurime o fonti alternative di reddito.

L’esigenza di salvaguardare la permanenza delle aziende agricole nelle zone svantaggiate ed in condizioni strutturali tali da non assicurare adeguati livelli di redditività, impone l’adozione di diverse tipologie di sostegno che favoriscano lo sviluppo della pluriattività e l’attivazione di fonti alternative di reddito. Per contribuire all’obiettivo suddetto, la presente misura prevede l’erogazione di aiuti alle aziende agricole che attuino:

  • investimenti per la diversificazione delle produzioni agricole, mediante introduzione di coltivazioni “no food”, con riferimento a piante officinali e coltivazioni da fibra;

  • investimenti per la realizzazione di piccoli allevamenti destinati al ripopolamento di specie faunistico-venatorie;

  • investimenti per la realizzazione di attività agrituristiche, sia di tipo ricettivo che pararicettivo;

  • investimenti per la realizzazione di attività artigianali collegate alla tradizione ed alla cultura contadina, da realizzarsi all’interno dell’azienda.

 

Il sostegno alle aziende agricole attuato nell’ambito della presente misura prevede l’erogazione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 55% della spesa ammissibile e con una differenziazione in funzione della natura del soggetto proponente.

 

l) Tutela dell’ambiente in relazione all’agricoltura

La presente misura promuove la conservazione dell’ecosistema pascolo e la sua salvaguardia anche come elemento paesaggistico, attraverso la razionalizzazione della gestione, la riduzione dei rischi di incendio, la diversificazione delle attività per conservare l’ambiente montano attraverso contributi  agli agricoltori pari a 50 Euro/U.B.A. monticato.
 

Le azioni riguardano:

  • la diffusione di opportune tecniche di pascolamento rotazionale;

  • la realizzazione di lavorazioni per il miglioramento ed il rinnovamento del cotico erboso, al fine di evitare fenomeni di erosione;

  • la manutenzione costante delle strutture al servizio dell’attività zootecnica;

  • il costante controllo del bestiame al pascolo;

  • la sorveglianza antincendio da parte degli agricoltori.


Per  il settore agrituristico si evidenzia la legge regionale n. 32 del 31\05\94 come modificata dalla legge regionale n. 12\98;

 

7.2.3 Interventi

 

Dal quadro sopra evidenziato emergono le seguenti  tipologie di interventi:

 

1) concessione di contributi da parte della Regione Abruzzo a valere sulle linee finanziarie ricomprese nel Piano Regionale di Sviluppo Rurale e sulle singole leggi di settore, per le iniziative di soggetti privati per le quali la Comunità Montana intende dare un sostegno organizzativo assistenziale aiutando le stesse nelle richieste attraverso lo sportello per l’assistenza tecnica;

 

2) promozione di forme associative miste con  il settore commercio, i produttori di prodotti artigianali tipici, consumatori locali per l’acquisto e la vendita di prodotti.

 

3) Aiuti alle singole imprese agricole ubicate nelle zone svantaggiate (indennità compensativa.

 

4) Aiuti alle singole imprese ricompresi nel Programma Regionale LEADER+

 

5) Concessione di contributi per interventi di manutenzione e conservazione del patrimonio silvo forestale ai sensi dell’art. 14 della L.R. 95\2000;

 

6) Concessione di aiuti alle strutture di gestione forestale ai sensi dell’art. 16 della l.r. 95\2000;

 

7) concessione di contributi da parte della Regione Abruzzo a valere sulle linee finanziarie ricomprese nel Piano Regionale di Sviluppo Rurale per le iniziative di soggetti privati per le quali la Comunità Montana intende dare un sostegno organizzativo assistenziale aiutando le stesse nelle richieste attraverso lo sportello per l’assistenza tecnica;


La Comunità Montana si riserva inoltre  di finanziare particolari iniziative private che assumono un ruolo strategico per il raggiungimento degli obiettivi del piano.

Referente:

Geom. Giuseppe Celli 

Tel. 0861/ 698523  Fax 0861/ 698718

 

 
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