E’ un comune di
circa 1600 abitanti, situato nella parte più alta della
montagna teramana, tra il Gran Sasso e il Monte Gorzano.
Dalla costa
della Rocca fino a Piano Vomano, su una strada millenaria,
“La Tornara”, sono visibili siti archeologici di
straordinaria importanza, quali quelli di Colle del Vento
e Colle Santa Lucia, che conservano ancora, sotto un manto
di argilla, i resti di un villaggio neolitico di oltre
quattromila anni fa, come fondi di capanne, ceramiche
dipinte ed incise, strumenti litici, (raschiatoi, bulini,
schegge).
A lato della
“Tornara” si estende un sito alto medievale completamente
distrutto le cui testimonianze sono visibili in numerosi
mucchi di pietre, le cosiddette “maciarine”, tra le quali
non è raro rinvenire frammenti di tegole, anfore e
ceramica varia; e di
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tanto in tanto
strumenti di selce di periodi precedenti. Sul
prolungamento del sito si eleva uno sperone naturale che
guarda la Valle del Vomano: sulla parte più alta sono
visibili copiosi resti di un tempio romano e sui due lati
i ruderi di ciclopiche muraglie, dette “muraglie dei
Paladini”.
Le sue
numerosissime frazioni si estendono su un elevatissimo
altopiano, ricco di pascoli, di boschi e di scroscianti
acque.
Aiello
con la chiesa dei SS. Silvestro e Rocco risalente al
secolo XVI, con altare ligneo dorato e dipinto del sec.
XVIII.
Alvi,
con la chiesa di Santa Maria Apparente, con affreschi del
XVI secolo. Cervaro, con la chiesa di S. Andrea,
con ciborio (sec.XIV) e soffitto ligneo (sec. XVIII).
Cesacastina, con la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, con
altare ligneo
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con Madonna
del Rosario, opera della bottega napoletana di
Cornelis Smet, datato fine sec. XVI. Crognaleto,
con la suggestiva
chiesa della Madonna
della Tibia.
Figliola, Frattoli, con la chiesa di
S.
Giovanni Battista del XIV secolo, Macchia Vomano,
Piano Vomano, S. Giorgio e Nerito, sede del
Municipio, Poggio Umbricchio, con i suoi
antichi statuti, Senarica, leggendaria
repubblica, alleata di Venezia, Tottea e
Valle Vaccaro.
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