Il paese di Castilenti sorge su un'altura, quota 272,
posta sul versante nord del corso del fiume Fino nel
territorio antico dei Sabini adriatici e della successiva
colonia romana di Hatria.
Nell' età del ferro nella località Casabianca è
testimoniata una necropoli di VI-V secolo a.C. con una
tomba maschile che ha restituito un bacile in lamina di
bronzo, una brocchetta a corpo piriforme in bronzo ed una
spada in ferro; mentre sul Colle Silvino o la Fortezza è
riconoscibile il sito di un centro fortificato italico con
materiali ceramici, resti murari, bronzi e monete dall'età
protostorica fino al medioevo. In età ellenistica, III-II
secolo a.C., abbiamo segnalazioni di un luogo di culto in
località S. Romualdo con ex-voto in terracotta. Nella
successiva età romana sono segnalati insediamenti: sul
Colle Silvino o La Fortezza (cit.) e in località
Fonte Pisciarello con resti murari di una villa
tardo-romana con materiali ceramici di V-VI secolo d.C.
Una necropoli romana è segnalata sul Colle S. Pietro dove
è stato anche rinvenuto un cippo miliario, presente ora
presso il convento delle Suore Francescane, posto lungo la
via romana Hatria-Pinna, con dedica agli imperatori
Valente, Valentiniano e Graziano, databile al 374 d.C.: d(ominis)
n(ostri) Flaviis Valentiniano / Volenti ed Grotiano
piis felicibus / hac Triump(h)atoribus semper /
Aug(ustis) bono r(ei) p(ublicae) natis. In età
altomedievale è |
documentato in località Fonte Pisciarello
un insediamento con resti di chiesa con continuità
abitativa dal IX al XIII secolo. Sul Colle Oliveto è
invece presente il convento francescano di
S. Maria de
Laureto edificato nel XVI secolo con chiostro interno
formato da dodici colonne e completamente affrescato con
scene della vita della Madonna, affreschi restaurati nel
seicento. La piccola chiesa annessa ha uno sola navata con
atrio esterno formato da tre grandi archi a tutto sesto e
portale decorato da una lunetta affrescata con figure di
Madonna con Bambino tra S. Francesco e S. Bernardino;
l'interno, con volta a cassettoni, presenta pitture
raffiguranti S. Francesco, S. Pasquale e la Madonna.
Il paese di Castilenti presenta nel suo interno la chiesa
di S. Vittoria, edificata nel XIV secolo, rifatta
nel 1796 e restaurata in epoca successiva; il Castello,
detto "Palazzo
Marchesale", parzialmente abitato, in stato
di abbandono e con strutture murarie riferibili 1501.
Esso, circondato da un cortile pavimentato in opus
spicatum, presenta diverse stanze disposte su due
piani; nel salone interno del pianterreno è visibile
lo stemma gentilizio, composto da un dragone e da un leone
rampante in un rettangolo quatripartito, dei
Marchesi De Sterlich. Di questo incastellamento,
Castri Lenti abbiamo notizia nel 1251, in un
documento conservato nell'archivio capitolare di
Atri, e nel 1273 nel Diploma di Carlo I d'Angiò |
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col nome corrotto di Cosolaretum (Far., 77)
Nel trecento il paese viene citato nelle Decime
Vaticane del 1309 ("clerici Castri Lenti") e
1324 ("de Castro Lento") (Rat. Dee. , 2514,
2942-44); il nome documenta una origine prediale,
probabilmente da una villa tardo romana appartenuta ad
un Lent(i)us.
Nel quattrocento nel paese scoppiano diverse contese
fra le famiglie emergenti della nobiltà locale. Nel
secolo successivo il feudo di Castilenti passa nelle
mani dei Marchesi De Sterlich ed a loro rimane fino al
secolo XVIII.
Fuori dal paese, in località Contrada Fonte, è la
Fontevecchia con grande arco a mattoni decorato da
più cornici databile al cinquecento: ai lati dell'arco
sono due lastre in pietra bianca con raffigurazione di
delfino attorcigliato ad un tridente; nell'interno un
mascherone da cui fuoriesce l'acqua.
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