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  Comune di Canzano (Archeologia)

In età preistorica le sue alture furono probabilmente abitate come testimoniato dal ritrovamento di alcune punte di frecce in selce nell'area compresa fra Canzano e Castellalto. Successivamente, nel IX e fino al VI secolo a.C., sul versante meridionale della collina su cui sorge il paese è documentata (in località Gerenzano) una grande necropoli che, nel 1929/30, ha restituito circa cento tombe con sepolture contenenti armi in ferro (spade e pugnali) scudi (probabilmente dischi-corazza), materiali ceramici, oggi tutti dispersi. Data la presenza della necropoli arcaica è possibile che il sito dell’attuale paese sia stato sede di un centro fortificato dei Praetuttii.
Nella successiva età romana abbiamo, sullo stesso versante già descritto in località Macera, una villa rustica con strutture in opera incerta e pavimenti a mosaico, di cui rimangono visibili frammenti ceramici di dolia e due grandi capitelli. Nella zona di pianura, posta fra la statale e il corso del Vomano, furono rinvenuti alla fine dell'ottocento resti di una villa rustica di età imperiale romana con ambienti pavimentati in mosaico ed una vicina cisterna mononave coperta a volta e rivestita internamente da cocciopesto. La villa doveva essere affiancata da una necropoli che ha restituito una sepoltura della prima età imperiale contenente, come obolo a Caronte, una moneta di Nerone. Sul versante sud del Tordino presso la stazione FF.SS. di Canzano-Castellalto, fu rinvenuto un “ripostiglio”, probabilmente di tarda età romana, contenente un candelabro con superiore lucerna in bronzo ed un piatto di bronzo decorato in superficie da tre ordini di foglie concentriche.

Punta di freccia di selce

 

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