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  Castel Manfrino (Valle Castellana)

È stato edificato su uno sperone roccioso che domina le Gole del Salinello fino al mare e il versante meridionale dei Monti della Laga ad ovest, ad una quota di 963 m e faceva parte dello scacchiere militare svevo assieme a Colle S. Nicola e a Civitella del Tronto, sul confine con lo Stato Pontificio. Nei documenti più antichi è menzionato come Castrum Maccle e fu lo storico teramano N. Palma, nel 1832, a legare al nome e la storia del castello al re Manfredi attorno al quale prese forma la legenda della sua sepoltura aldilà del fiume Verde (torrente Castellano) come ricordato da Dante. Il castello, inoltre, controllava direttamente il famoso passo di Annibale sui Monti della Laga. La fortificazione nasce alla sommità del borgo medievale di Maccle, sulle pendici meridionali, verso il Salinello, le cui tracce sono attualmente poco visibili a causa della folta vegetazione. Da una prima lettura si delinea come un borgo fortificato a pianta triangolare con torrione di avvistamento nel punto più elevato ed un tessuto interno a “ventaglio”, che segue la morfologia del costone roccioso, sull’antica strada di Gaudo S. Angelo. È da accertare la presenza di altre due torri minori sugli apici meridionali. Una seria di bastioni poligonali a picco sul Salinello completano la fortificazione del borgo certamente più antico del castello. L’impianto svevo prevedeva un semplice recinto fortificato, che seguiva il costone roccioso, con una forma estremamente allungata, a picco sul Salinello e sul torrente Ribelle e la torre quadrata, che ospitava il castellano, sull’estremità opposta all’ingresso, nel punto più elevato. Dopo la sconfitta degli svevi a Benevento nel 1269 da parte di Carlo I d’Angiò, il castello fu completamente ristrutturato e fortificato con il maschio angioino al centro e la torre sulla porta d’accesso. I materiali archeologici rinvenuti e le fonti storiche attestano l’interesse strategico fino al XVI secolo dopo del quale non si ha più menzione, ad indicare il definitivo abbandono della struttura. L’insediamento si sposto a Macchia da Sole dove fu edificato lo splendido palazzo cinquecentesco attuale Casa De Marciis.

Comune di Valle Castellana località Macchia da Sole

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